Spesso ti volo intorno avvolgendoti, chiamandoti, tentandoti. Un misero tentativo di uscire dall’anonimato deliberato, una reazione naturale dell’occhio al bagliore momentaneo di una scheggia di vetro che crede fermamente che sia un diamante. A volte sono il passo che fa il condannato a morte nel vuoto dell’abisso dove lo aspettano leoni affamati. A volte è solo il sole in me, è fuoco alto, altre volte tanta infelicità. A volte è la vita, altre volte è solo cenere. A volte sono l’immaginazione scatenata nel cuore della notte, altre volte faccio fatica. Sono l’alleanza scritta sull’albero dell’anima sotto il quale ti rifugi sempre e ti copro con foglie di parole colorate dell’anima e del cuore. Ci sono serate in cui sussurri pulsano amore ardente sulle mie labbra e sere in cui le mie mani tremano di mistero. Ci sono notti in cui divento un messaggero d’amore e il volo verso la luce e notti in cui i miei pensieri sono un fardello che preme dolorosamente ricordi di molto tempo fa. Ci sono giorni in cui la mia anima canta la mia felicità su vecchie corde di chitarra e il mio cuore batte un rubino scintillante. Di tanto in tanto mi trasformo in un pezzo di fiaba raccontata nel calore della stufa e poi sono l’ombra che tu non vedi, ma ti segue sempre, in sogno e aievea. A volte senti il battito del mio cuore nella tua mano calda e il palmo teso leviga le tue idee e ti accarezza asciugandoti le lacrime che bagnano la tua guancia pallida da tanta sofferenza. Fa male quando so quanto vorrei riempirti gli occhi di sole caldo e ancora non ho la forza per farlo. Non ho le ali spiegate dell’amore. Quando il mio corpo prende la forma del tuo corpo, il tutto viene rilasciato e gioie e canzoni inaudite si raccolgono sopra di noi. Mi riscaldi l’anima ed è tranquilla. Mi riscaldi la guancia respirando a tarda notte. Frammenti di sole e angoli di stelle mi portano gli occhi bagnati d’amore. L’amore piange ancora in silenzio, piange bene, piange calorosamente e di cuore. Una parola d’amore è così preziosa eppure costa così poco …
Da qualche parte, sulla retina, il tuo caro viso persiste e ricordo allora che devo lottare e vincere quando l’indice della volontà mi spinge in alto verso l’anima. Il dolore porta solitudine e desolazione dopo che il grido lava gli occhi e il vento errante soffia alla finestra. Continuiamo la nostra rotazione effimera attorno al sole maestro e legge, facendo sì che tutte le forze della natura siano con noi nella lotta per noi, per il volo verso l’oasi di luce del gioco della vita. La mente non ha bisogno di un grido, solo il cuore piange, piange e canta debolmente all’arpa dell’anima che implora la goccia dell’infinito al limite dell’orizzonte. Le lacrime ribollono in una cascata di desideri e sogni. I sussurri portano gocce di sole e l’intera luna nelle profondità. La rugiada degli occhi lava le ceneri di tutto ciò che è bruciato, aiutando il tempo a rigenerare insieme il nuovo seme della vita. Il frutto proibito dell’amore porta un desiderio immenso e appassionato, porta il desiderio che cresce la musica che accende le stelle. I pensieri nascono nella danza rituale delle parole alla luce ei colori diventano irreali nella miscela perfetta. I gesti puliti e il sole degli occhi non devono morire, non sono destinati a scomparire inutilizzati e dimenticati! Sono passati secoli da quando abbiamo raccolto la tenerezza nella coppa dell’amore, colpevoli di non sapere cosa verrà. Quanto mi manchi e quanto doloroso ti auguro notti tranquille di sonno quando il sonno non arriva. Come capire e capire che tutto è per noi? Parole, lacrime, amore. Sono tutti nascosti nel cuore con lacrime di sangue. Non chiedere perché. Non vorrei che mi chiedessi niente del genere. Continuerò, continuerai a sussurrare tante cose che a volte non possiamo dire. Resteremo a guardare con le nostre anime che vibrano di gioia per il fatto che siamo e dividiamo in due tutto ciò che ci appartiene. Manteniamo l’amore, manteniamo le lacrime, manteniamo tutto questo in profondità. Manteniamo tutti i nostri pensieri e tutto ciò che sentiamo da ciò che intendiamo.
(Frammento di schede dalla mia anima)
© Lenuș Lungu
